giovedì 4 agosto 2011

Il colloquio (2)




(Parte prima)

Dopo un'attesa piuttosto lunga, in cui ho sospettato più di una volta di essere già sotto esame, come una sorta di bizzarro Grande Fratello in solitaria, sono stato finalmente introdotto a colloquio con lo staff redazionale del Come September Project.
In un ufficio moderno e al contempo minimalista mi attendevano tre persone: Richard Papios Kedives in persona, il boss di Hypo.TV, il direttore artistico Elmo Sancarlo, che non sapevo nemmeno facesse parte del progetto, e un'affascinante donna, la signorina Flore Nivet, presentatasi come la responsabile legale del CSP.
A stupirmi è stata la presenza di mr. Kedives, che mi sembrava eccessiva per un semplice colloquio correlato a una trasmissione televisiva. Tuttavia mi è sembrato subito evidente il livello d'attenzione che la produzione intende riservare a ciascuno di noi concorrenti.
"Se siete arrivati fin qua", ha tagliato corto Kedives, "è perché vi riteniamo idonei al nostro progetto. Questi incontri di persona serviranno per verificare le nostre prime impressioni."
Impossibile capire come i tizi del CSP abbiano ricavato tali impressioni, visto che finora mi sono limitato a spedire in redazione un mio curriculum e la risposta a un loro questionario d'idoneità. Però mi hanno dimostrato subito che non parlano tanto per darsi un tono. Avevano un dossier su di me che riassumeva non solo i dati essenziali (lavoro, stato di salute, stato civile), bensì anche il mio operato come blogger e il riassunto di tutte le mie collaborazioni in campo "artistico" degli ultimi dieci anni.
La dottoressa Nivet mi ha poi ribadito i punti cardine del progetto, quelli che molti di voi già conosceranno dopo aver sostenuto questo medesimo colloquio: segretezza, riservatezza, propensione all'avventura, discreta cultura di base, spirito creativo. Quindi è stato il turno di Sancarlo, il quale mi ha sottoposto a una serie di test bizzarri, che ho scoperto solo in seguito essere molto simili a quelli eseguiti con le carte di Zener. "In seguito", ha aggiunto Sancarlo, "ossia prima di lasciarvi soli a esplorare Mu, effettueremo altri esami sensoriali più moderni".
Tuttavia il risultato del mio test li ha soddisfatti, visto che alla fine mi hanno confermato l'idoneità a partecipare al CSP. Dopo avermi fatto firmare una tonnellata di documenti legali, Kedives mi ha chiesto di scrivere un breve resoconto del nostro colloquio da pubblicare su questo blog, di modo che potesse fungere da esempio per chi di voi non ha ancora vissuto questa esperienza. Un'iniziativa senz'altro insolita, ma a cui ho aderito con piacere.
Prima di congedarmi mi hanno consegnato il vademecum del concorrente, un libretto che riassume le regole basilari che presto impareremo tutti a memoria: dall'equipaggiamento che potremo portarci appresso da casa alla gestione (piuttosto libera) di alleanze ed eventuali giochi di squadra.
Alla fine, dopo i saluti di rito, ho davvero realizzato di essere diventato parte integrate del CSP.
Di qualunque cosa si tratti in realtà.

lunedì 18 luglio 2011

Il colloquio (1)




Mi chiamo Alessandro Grande.
Lo so, i miei non avevano grande fantasia. Oppure erano dotati di grande senso dell'umorismo. Non l'ho mai capito.
Ma non vi scrivo per parlarmi della mia famiglia.
Sarò uno dei concorrenti del Come September Project. Dopo aver sostenuto il colloquio con la produzione, che ha insistito affinché non definisse il nostro incontro come un "provino", ho avuto il permesso di scrivere un pezzo in merito. Una sorta di resoconto di quanto avvenuto. Normalmente lo avrei pubblicato sul mio blog, ma questa volta lo leggerete sul sito del CSP che, come sapete, è aperto ai soli partecipanti al progetto.

In realtà non ho poi così tanto da dirvi. Ci sono diverse cose di cui non posso raccontarvi, ma che scoprirete quando sarete convocati al vostro colloquio. Pare che siano tutti personalizzati, almeno per quel che concerne i dettagli. Del resto la produzione vuole solo il meglio.
Beh, immagino che sarebbe opportuno scrivervi due informazioni su di me. Ho 35 anni, sono un... uhm, credo che la parola più corretta per definirmi sia "nullafacente". Il punto è che mia madre era una musicista piuttosto in gamba. Ha lavorato soprattutto nel mondo degli spot pubblicitari. Avrete sentito almeno una decina di jingle, soprattutto negli anni '80 e '90, che sono opera sua. Il punto è che quando è morta mi ha lasciato un sacco di soldi, abbastanza per mermettermi di campare senza muovere un dito. Tutto sta nel sapersi regolare. Senza fare pazzie da idiota viziato riesco a vivere tranquillamente, integrando i miei “fondi vecchiaia” con qualche lavoretto come correttore di bozze e traduttore. Insomma, una specie di About a boy, ma più triste.
Poi c'è il blog, che forse conoscete: La Tenda Rossa. Lì parlo della mia grande passione: i viaggi d'avventura e tutto ciò che li riguarda, dai film ai libri, dai documentari agli articoli storici. Non nego di aver un ottimo seguito, tanto che sono stato interpellato per contribuire al docu-film sulla vita di Salgari e a diversi speciali del National Geographic sugli esploratori italiani del primo '900.
È una passione che mi porto dietro fin da bambino, quando mio padre, troppo impegnato tra amanti e lavoro, mi comprava libri e fumetti d'avventura per farmi contento.
La cosa buffa è che, tranne per qualche esperienza molto easy, non ho mai sperimentato in prima persona nulla di tutto quel che leggo, vedo e scrivo. Capirete che, quando mi è arrivato l'invito a partecipare al CSP, sono rimasto incuriosito e attratto dal mistero e dal fascino di questo progetto.

Per farla breve ho deciso dunque di incontrare la produzione. Biglietto aereo pagato per la sede della Hypo.TV a Lille, e tutto il resto.
Mi sono recato al colloquio con le titubanze di un liceale al primo appuntamento. Il palazzo della Hypo.TV si confonde tra quelli di banche e assicurazioni, nel piccolo ma vivace centro economico della città francese. A quanto pare i proprietari hanno fatto le cose in grande, acquistando tutto l'edificio. Non male per essere una web-tv relativamente poco conosciuta dal grande pubblico.
Una segretaria molto cortese mi ha fatto aspettare per qualche minuto in una sala d'attesa ipertecnologica, al settimo e ultimo piano del palazzo. Schermi LCD trasmettevano a ripetizione i trailer dei migliori programmi finora trasmessi dalla Hypo, tra cui un talent show sportivo e un programma comico sperimentale, quello che poi ha venduto il format anche alla Fox. Non potevano mancare i filmati tratti dal Survival Blog, il famoso web-serial realizzato prendendo spunto da una sorta di progetto partecipativo di scrittura nato proprio in Italia. Richard Papios Kedives, figlio del “grande vecchio” e presidente della Hypo.TV, è stato sveglio a fiutare l'affare, a comprarne i diritti e a realizzare un prodotto che lo scorso anno ha ottenuto dei dati d'ascolto da record, i più alti mai ottenuti da un serial prodotto per il Web.
Mi ha colpito molto il teaser per la trasposizione cinematografica del serial, teaser che ho visto in esclusiva mentre attendevo di essere chiamato a colloquio. I tizi della produzione sono riusciti a ingaggiare delle celebrità mica male, da Zooey Deschanel a Natalie Imbruglia per la colonna sonora. Ci sarà perfino Kurt Russell nel ruolo di un superstite della pandemia, una sorta di ex galeotto in cerca dell'ex moglie dispersa nella Londra morente del 2016, o qualcosa del genere, non ho capito bene. Ero troppo teso per il colloquio, non ho badato troppo ai dettagli.
(1 - Continua)

martedì 12 luglio 2011

(Pillole) Una società segreta a Salamanca?




(Da La Palabra di Salamanca del 21 settembre 2010)


In seguito alle rilevazioni catastali per imminenti ristrutturazioni della Città Vecchia, il quartiere storico di Salamanca, i geometri comunali hanno fatto una singolare scoperta. Si tratta di una casa costruita non lontano da Palazzo Monterrey, nel centro cittadino. Costruita a inizio '600 e plurimamente ristrutturata, la casa è stata adibita per anni a bottega artigianale per lavorazioni in legno. In realtà i frontespizi, coperti da grossolane stuccature più volte rifatte, nascondevano alcuni simboli segreti che fanno pensare alla sede di qualche società segreta.
In particolare si notano due simboli: un gufo dall'aspetto bizzarro e una croce greca tagliata diagonalmente da una sorta di zampa caprina. Entrambi fanno pensare a una setta esoterica, forse censurata o perseguitata dalle autorità dell'epoca. Il professor Santillana, noto storico dell'Università di Salamanca, è stato incaricato di effettuare alcune ricerche a riguardo. Finora l'eminente studioso non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito, ma è solo da tre giorni che esamina la casa, già ribattezzata "La Camarilla".
Non è un nome scelto a caso: su un blog locale, gestito da un anonimo studente di filosofia, è filtrata il pettegolezzo secondo il quale la casa sarebbe appartenuta a una società stregonesca nata nel 1600 e gestita da un domenicano scomunicato, noto come l'Eretico.
Le finalità della Camarilla? A quanto pare avevano a che fare con la ricerca del divino in ciascuno di noi, e anche con un concetto non molto chiaro, quello di una fantomatica "evoluzione parallela".
Le ricerche accademiche riguardo al curioso ritrovamento continueranno nelle prossime settimane.

sabato 9 luglio 2011

Il primo spot: "See you in September"




Alla fine il Come September Project potrebbe anche non essere così duro e tragico come si prospetta da quanto svelato fino a oggi.
Dal primo mini-spot promozionale comparso sul sito di Hypo.TV si direbbe infatti tutto il contrario.
Dove sta quindi la verità?

giovedì 7 luglio 2011

(Pillole) "Mio nonno cercava l'Arcadia ariana"




(Dal Bild-Zeitung del 2 luglio 2011)


Rolf Witte ha 39 anni, è un perito elettronico con la passione per la radio, tanto da gestire un minuscolo network che ha sede nel suo appartamento di Colonia, dove vive coi suoi tre gatti.
Il signor Witte è balzato agli onori delle cronache grazie a un articolo pubblicato sul suo blog e poi trasmesso anche via radio. Si tratta della storia di suo nonno, il Korvettan Kapitan Erwin Witte, scomparso nel '45 a bordo dell'u-boot U-2512.
Da anni il nipote dell'ufficiale della Kriegsmarine porta avanti indagini non ufficiali per scoprire la sorte del nonno, su cui permane grande mistero. Le autorità post-belliche dichiararono l'U-2512 "disperso in azione", aggiungendolo a una lunga lista di sottomarini fantasma mai più ritrovati dopo la fine della guerra. Alcuni studiosi accusano l'equipaggio dell'u-boot di aver partecipato a una delle tante missioni segrete per facilitare la fuga all'estero di non pochi gerarchi nazisti.
Rolf Witte non ha mai accettato questa versione dei fatti, mettendosi a indagare per conto suo fin dal 1996, quando Internet cominciò a essere uno strumento pubblico per eseguire anche questo genere di ricerche.

Dopo quindici anni di studio, di analisi dei frammentari dati a sua disposizione e di investigazioni a tempo perso, Rolf sostiene di essere giunto a una prima, straordinaria verità.
"Mio nonno ricevette un importante incarico dalla Vorgerucktenstudien, la Divisione Paranormale delle SS", ci ha riferito Witte. "Era il marzo del '45 e in Germania tutto andava in fiamme. Tuttavia qualcuno pensava ancora di poter ribaltare le sorti del conflitto grazie a forze... non convenzionali. A quanto pare uno Sturmbannfuhrer aveva ricevuto carta bianca da Himmler per portare a termine un piano conosciuto col nome di Arcadia Projekt, che aveva come scopo la ricerca di alcune creature ritenute 'purissime e ariane' dai ricercatori del Vorgerucktenstudien".
Secondo quanto scoperto finora da Rolf, si tratterebbe di una delle folli ricerche esoteriche delle SS, forse anche più bizzarra rispetto a quelle già esaminate in molti saggi. Il misterioso e anonimo Sturmbannfuhrer sarebbe stato incaricato di trovare nientemeno che i leggendari abitanti dell'Arcadia mitologica, il paradiso terrestre popolato da driadi, ninfe, spiriti della natura e semidei.

Inutile dire che, secondo gli affiliati della Vorgerucktenstudien, gli abitanti di Arcadia erano assimilabili alla razza ariana, e quindi, una volta contattati, avrebbero lasciato la loro terra segreta per aiutare gli 'illuminati' signori del Reich tedesco. Proprio qui, a detta di Rolf, c'è la parte più interessante della faccenda, in quanto il popolo d'Arcadia si sarebbe trasferito dalla natia Grecia a un luogo misterioso e nascosto, raggiungibile solo da 'menti adeguatamente iniziate'.
"Il motivo di questo abbandono ancestrale del Peloponneso è riconducibile al tempo in cui i mortali sfidarono gli Dei arcadi per tentare di carpirne i segreti. Questi, al posto che sterminarli, abbandonarono 'la vergine casa' e si rifugiarono altrove, in un luogo non lordato dalle miserie umane".
Questa è la spiegazione che Rolf Witte ha trovato riguardo all'ultima missione del nonno, di cui Erwin Witte però probabilmente conosceva solo lo stretto necessario, lasciando il resto alle SS imbarcate sull'u-boot. Anche se la storia sembra incredibile, Rolf è convinto di essere sulla strada giusta per far luce su una delle più folli spedizioni naziste di tutti i tempi. Non è chiaro se dietro la sua ferrea volontà ci sia il desiderio di scoprire la misteriosa fine fatta da nonno Erwin, oppure la prospettiva di fare uno scoop economicamente vantaggioso.
Una cosa sola è certa: Rolf Witte ci ha confessato di essere in procinto di carpire il resto della verità, anche se, a quanto pare, per il momento non può rivelarci in quale modo ci riuscirà.

martedì 5 luglio 2011

(Pillole) L'arte onirica di Elmo Sancarlo



(Dal Il Giornale di Sicilia del 14 maggio 2011)

Stasera al Museo d'arte contemporanea della Sicilia verrà inaugurata una mostra dedicata a Elmo Sancarlo, il trentacinquenne pittore e graphic artist franco-palermitano noto per aver collaborato con alcune popstar internazionali in qualità di direttore della fotografia.

Da tempo residente a Parigi, Sancarlo non ha mai dimenticato la sua terra d'origine. Con questa mostra finanziata e sponsorizzata da un canale televisivo satellitare, la Hypo.TV, l'artista vuole omaggiare la città che gli ha dato i Natali, Palermo.

In qualità di pittore Elmo Sancarlo è piuttosto discusso in quanto sostiene di ricevere ispirazione a livello onirico. In sogno verrebbe infatti contattato da presenze senza volto, da lui chiamate “maestri invisibili”, che lo guidano nella realizzazioni di opere visionarie e misteriose, in grado di ipnotizzare chi le guarda.

Secondo alcuni detrattori si tratta soltanto di ammiccamenti alla New Age e al fantasy, ottimali per giocare sulle tendenze egocentriche del pittore. Altri invece sostengono che la creatività di Sancarlo è paragonabile a quella di un “big” come Escher, ma con ulteriori richiami nascosti ed esoterici che hanno a che fare col moto perpetuo, con l'infinito e con l'ampliamento delle percezioni umane.

Lo stesso artista ha più volte dichiarato di sentirsi un predestinato, un pioniere di un percorso iniziatico che, se portato a termine, “lascerà il segno in moltissime persone”.

Dopo l'inaugurazione di questa mostra, che rimarrà aperta fino al 29 giugno, Sancarlo sarà impegnato in un misterioso progetto televisivo per lo stesso gruppo che attualmente sponsorizza le sue expo itineranti. Per il momento si tratta di qualcosa di assolutamente “top secret”, ma l'artista ci ha confermato che si tratterà di qualcosa di innovativo e straordinario.

Non ci resta che aspettare.

lunedì 4 luglio 2011

(Intermezzo) Regole di scrittura - 1




Una prima bozza di regole pratiche sul progetto di scrittura partecipativa Come September le trovate qui. Le altre arriveranno prossimamente.
Se avete qualche idea o suggerimento in merito utilizzate pure i commenti di questi due post per esprimerli.
A presto con nuove pillole su Mu.

venerdì 1 luglio 2011

(Pillole) Scorci di Mu



(Dal New York Times del 22 settembre 2009)

Singolare episodio al Metropolitan Museum of Art.

Una coppia di turisti spagnoli, Maria e Luka Llorente di Zamora, ha perso di vista la figlia undicenne, Lucia, durante la visita al museo. Dopo aver appurato che la ragazzina non si trovava nelle sale appena visitate dai due coniugi, la sorveglianza interna ha iniziato a temere il peggio. L'ipotesi di un sequestro ha causato l'intervento tempestivo alcuni agenti dell'NYPD, ma l'allarme è durato solo un'ora. Al che uno degli addetti alla sicurezza incaricati delle ricerche ha trovato la piccola Lucia in una delle sale dedicate alla pittura europa.

La figlia dei Llorente era zuppa d'acqua dalla testa ai piedi e in stato di shock. Alle domande dei genitori ha rispondo più volte affermando di essere stata “sulla spiaggia di un'isola”, ma di non ricordare come aveva fatto a finire lì. Il dettaglio forse più curioso di tutta la faccenda è che i vestiti di Lucia, sottoposti a sommarie analisi, sono risultati essere effettivamente bagnati di acqua marina.

Non ci sono altre informazioni su ciò che avrebbe visto la bambina durante la sua bizzarra trance, tuttavia uno dei presenti al suo “interrogatorio” preliminare ha riferito di averla sentita parlare di un quadro che si animava e di alcune sirene che l'avrebbero “trascinata nell'acqua”.

Pur minimizzando l'accaduto, la direzione del museo ha dichiarato che eseguirà alcune indagini ricorrendo, se necessario, a qualche consulente esterno.

mercoledì 29 giugno 2011

Guida a Mu (2)


- Parte Prima: note geografiche, climatiche e ambientali -


Parte seconda: note storiche.

Estratto dal rapporto preliminare degli esperti del Böcklin.

Dalle prime rilevazioni fatte sull'isola è ipotizzabile un'assenza di civiltà autoctone sull'isola di Mu. Tuttavia ci sono chiare ed evidenti prove riguardanti precedenti visite umane in loco. Quattro, per l'esattezza.

La prima è senz'altro la più soprendente e – a quanto pare – la più duratura. Le rovine Maya trovate alle coordinate ***criptato*** fanno pensare all'incredibile approdo a Mu di una spedizione navale organizzata tra l'800 e il 1000 d.C., ossia sul finire del periodo classico della civiltà precolombiana.

Anche se i Maya vengono considerati i “fenici del Centro America”, pare davvero impossibile che abbiano compiuto un viaggio tanto lontano dalle loro coste, lungo le quali si ramificavano le rotte commerciali battute di solito. Mu tra l'altro non compare su nessun documento antico, se non su quelli dell'eretico ***criptato***, a Salamanca, risalenti al 927 d.C.

Eppure i Maya sbarcati a Mu dovevano essere addirittura un centinaio. Si fermarono sull'isola per diverso tempo, anni probabilmente, tanto che riuscirono a edificare il villaggio fantasma di cui ora restano solo delle rovine inghiottite dalla vegetazione. Non ci sono indizi su cosa portò alla fine di questa piccola civiltà.

La seconda visita all'isola risalte più o meno al 1600. A tale data è stato infatti attribuito il galeone spagnolo trovato non lontano dalla Laguna Blanca (da noi così ribattezzata proprio in onore del vascello, che si chiamava Blanca Madre). A quanto pare la spedizione fu finanziata segretamente da una camarilla segreta dell'Università di Salamanca, i cosiddetti ***criptato***, seguaci dell'eretico ***criptato***. Quali fossero gli scopi della spedizione non è ancora chiaro, anche se è lecito pensare che i marinai cercassero proprio la ***criptato***. Sui miseri resti del galeone non è stato rinvenuto granché. Curiosamente non ci sono nemmeno gli scheletri dell'equipaggio, anche se le ricerche per trovarli continueranno a tempo debito.

La terza visita a Mu è ancora più bizzarra. È indubbiamente la carcassa di uno zeppelin tedesco quella trovata nel cuore della foresta pluviale dell'isola. I documenti di bordo, in parte sopravvissuti a un atterraggio di fortuna, lo identificano come l'L71, varato sul finire della Grande Guerra e ufficialmente dato per smantellato nel 1920, in Inghilterra. Dal diario del capitano risulta invece che l'L71 partì dall'alleata Bulgaria in data 20 agosto 1918. Non esiste una lista dei membri dell'equipaggio, né di eventuali importanti passeggeri trasportati per motivi ignoti fin qui. Dal diario, molto schematico, si deduce tuttavia che lo zeppelin arrivò a destinazione il 5 settembre, complice una tappa intermedia in quel che rimaneva dell'Africa Orientale Tedesca.

Non ci sono indicazioni sui motivi che indussero il capitano a optare per un atterraggio di fortuna che, visto le condizioni ambientali, ha un che di miracoloso. Non ci sono nemmeno indizi sulla sorte dell'equipaggio. Anche in questo caso non sono stati rinvenuti cadaveri a bordo.

Probabilmente legata al volo dell'L71 è anche l'ultima visita di esseri umani a Mu. Di sicura matrice nazista è infatti la spedizione dell'U-Boot tipo XXI, numero identificativo U-2512. Il sottomarino, tra quelli più tecnologicamente avanzati a servizio della Kriegsmarine, è affondato da qualche parte lungo le coste orientali dell'isola. Tuttavia parte del suo equipaggio si è salvato, riuscendo a raggiungere la terraferma. All'incirca sedici tra marinai e passeggeri hanno infatti trovato riparo a ***criptato***, dove sono sopravvissuti per settimane grazie all'equipaggiamento tratto il salvo prima di abbandonare l'U-2512. Il Korvettan Kapitan (KK) Erwin Witte ha lasciato ampia documentazione scritta riguardo all'esplorazione dell'isola, mentre è stato più criptico per quel che riguarda gli scopi della missione che, a rigor di logica, dovevano comunque avere a che fare con la ricerca della ***criptato***.

Non è del tutto chiaro se tra i naufraghi dell'U-2512 ci fossero personaggi in qualche modo legati alla camarilla di ***criptato***, ma è certa la presenza di un SS-Sturmbannfuhrer della Vorgerucktenstudien, volgarmente conosciuta come la “divisione paranormale delle SS”.

Le cronache del KK Witte si fermano di colpo, come se di punto in bianco fosse successo qualcosa in grado di impedire a lui e a qualsiasi altro membro della spedizione di aggiornare il diario esplorativo. Nel ***criptato*** abbiamo rinvenuto nove resti scheletrici in uniforme della Kriegsmarine. Uno di essi, a quanto pare un sottufficiale, conservava il registro scritto da Witte. Oltre al corpo del KK mancano all'appello altri effettivi, tra cui il misterioso Sturmbannfuhrer delle SS. In un altro punto dell'isola, abbiamo trovato due tombe improvvisate di altrettanti marinai tedeschi. Degli altri cinque membri dell'equipaggio non c'è invece traccia.


Un'ultimo dato pare significativo, se preso con le dovute cautele: dalle informazioni finora ricavate sulle quattro visite umane a Mu, pare che tutte sia avvenute in settembre.


(2- Continua)

lunedì 27 giugno 2011

Guida a Mu (1)




Vi ricordiamo che, in qualità di concorrenti al CSP, avete firmato un contratto che vi vincola a non rivelare nessuna delle informazioni confidenziali che avrete modo di leggere in queste settimane antecedenti il lancio del progetto.
Tali informazioni vi serviranno per entrare gradualmente nello spirito della nuova avventura e per conoscere un poco del luogo in cui trascorrerete – se tutto va bene – due mesi della vostra vita.
Non vi riveleremo molto. Anche perché parte del gioco consiste proprio nello scoprire Mu e i suoi segreti. Ma ci sono alcuni dati basilari che possono posizionarvi in modo ottimale ai blocchi di partenza.
I file che vi riportiamo, divisi per così dire in puntate, sono ricavati dai rapporti preliminari dei primi ricercatori della Hy.I sbarcati sull'isola. Abbiamo criptato i dati più sensibili, facendo essi parte della fase di scoperta del gioco in cui voi tutti siete coinvolti.

Vi ricordiamo anche che Mu è ufficialmente un possedimento della Hypothetical Incorporated e in particolare di mister Ares Kedives. Sul piano politico è una dipendenza della ***criptato***, ma in realtà gode di ampia autonomia. Nello stesso governo di ***criptato*** solo in pochi elementi sono a conoscenza dell'esistenza di Mu, visto che i 75.000.000 di £ pagate dalla Hy.I sono bastati per acquistare anche una certa discrezione in materia.
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Il settore Sviluppo Parallelo della Hy.I gestisce da anni un programma di ricerca di nuove risorse naturali e/o alternative. Di esso fa parte anche il Böcklin, una nave idro-oceanografica all'avanguardia, che dal 1992 batte i mari di mezzo mondo seguendo i singolari criteri di fringe science tanto apprezzati da Ares Kedives (vedi documento del 20/6/2011).
Il ritrovamento dell'isola ribattezza Mu è senz'altro la più importante scoperta del Böcklin. Situata nel ***criptato***, Mu è un ambiente di ***criptato*** km². Gode di un clima temperato, con quattro stagioni ben distinte. Le temperature estive, tra dicembre e febbraio, si mantengono gradevolmente intorno ai 21ºC per stabilizzarsi intorno ai 12ºC in inverno (tra giugno e agosto).

Considerando le dimensioni, Mu offre una vasta gamma di paesaggi costieri e montani. La parte centrale dell'isola è occupata da una grande foresta pluviale, attraversata da tumultuosi torrenti, mentre la regione settentrionale è caratterizzata dalle paludi, ribattezzate Paludi di Ningal per i ***criptato***. Ci sono poi due lagune, con tanto di splendide spiagge bianche battute dal vento.
L'abbondanza di fauna e flora selvatica è addirittura sconcertante. Gli scienziati della Hy.I hanno rilevato un proliferare di specie sconosciute e di animali dati per estinti da almeno ***criptato*** anni. La gran parte di questi animali non è abituata ad avere contatti con l'uomo, il che crea più di un problema all'esploratore incauto. Il mondo vegetale, splendido nel suo fascino, non è meno insidioso. I botanici del Böcklin hanno scoperto diverse varietà di piante e fiori non ancora classificate. Alcune di esse sono risultate estremamente pericolose, al punto da richiamare alla mente alcune note leggende di criptobotanica, come i ***criptato*** dell'Africa Nera e dell'India.
Grazie ai preziosi documenti recuperati sul ***criptato*** è stato possibile ricavare un'infarinatura generale sulle singolarità biologice di Mu, ancor prima di esplorarla in prima persona.

(1 – Continua)

giovedì 23 giugno 2011

Come September Project: il Bando



Come September Project

Proposto da
: Hypothetical Incorporated, divisione network & broadcast Hypo.TV
Data di pubblicazione: 23 giugno 2011
Annuncio valido fino al: 5 settembre 2011
Contatti: presso questo blog.





Bando


Sei una persona dalla mente creativa, in possesso di un buono stato di salute, con un'età compresa tra i 18 e il 60 anni?
Hai voglia di misurarti con te stesso e di partecipare a un'esperienza gratificante, unica e anche molto remunerativa?
Se la risposta a queste domande è "sì". Il progetto Come September fa al caso tuo.

Il network televisivo Hypo.Tv, trasmesso online in tutto il mondo e via satellite in ben 21 paesi, sta organizzando un innovativo reality show a scopo di ricerca socio-scientifica.
Tutti i concorrenti verranno coinvolti in un'esclusiva caccia al tesoro, isolati dal resto del mondo per un periodo di tempo non superiore ai due mesi. La loro intelligenza verrà messa alla prova, tanto quanto le capacita di adattarsi a un territorio in larga parte ancora vergine, senza le comodità della cosiddetta società civile. Il campo di gioco avrà il nome in codice "Mu", come il celebre continente perduto reso popolare da James Churchward nel 1926.

Non cerchiamo i tipici "concorrenti da reality": niente modelli o attori, niente figuranti televisivi, niente wannabe.
Come September necessita invece di creativi (di qualunque campo), di persone con spiccate tendenze artistiche o comunque dotate di menti aperte, elastiche, ricettive.
Per partecipare è consigliata anche una discreta predisposizione alla vita all'aperto. Esperienze di campeggio, di trekking, di attività sportive e background militare potranno tornare utili, anche se non rappresentano una determinante per la scelta dei concorrenti.

I candidati tengano conto che:

  • Il reality non verrà trasmesso in diretta, bensì in differita, partendo dalla settimana successiva alla fine della vostra esperienza.
  • Per regolamento verrete trasportati a Mu senza sapere dove esso si trova, se non in modo molto vago. La segretezza riguardo l'ubicazione del campo di gioco è una condizione non trattabile per poter partecipare al CSP. Mu è un posto potenzialmente pericoloso, in certi sensi unico rispetto a ogni altro luogo sul nostro pianeta. Comportandovi con l'opportuna intelligenza potreste trovare intellettualmente stimolante esplorare Mu. Ciò non toglie che qualche rischio potrete correrlo, specialmente nelle prime settimane, durante l'ambientamento.
  • I focus del reality saranno sostanzialmente due: portare a termine i due mesi di permanenza a Mu senza ritirarsi (focus 1) e vincere una sorta di caccia al tesoro la cui natura vi verrà rivelata solo una volta giunti sul posto (focus 2). Ci saranno focus secondari, che il personale della troupe vi comunicherà di volta in volta.
  • Potrete portare con voi solo un limitato bagaglio, la cui composizione vi verrà spiegata in seguito. In nessun modo vi sarà possibile comunicare coi vostri cari, a casa, durante lo svolgimento del gioco.
  • Tra i vostri obblighi in qualità di concorrenti ci sarà quello di tenere un diario online, trasmesso sulla rete Intranet del CSP, e che sarà consultabile da ogni altro concorrente (ma non nel mondo esterno). Per l'occasione vi verrà regalato un tablet con software Neptune della HY.I, che consentirà alla security del progetto di monitorare costantemente la vostra posizione. Durante le vostre esplorazioni non sarete seguiti (non fisicamente) da membri della troupe. Potrete rimanere soli, fare squadra, procedere a coppie. Tutto ciò è discrezionale.
Al vincitore del reality spetteranno 1.000.000 €. A tutti coloro che arriveranno alla fine del medesimo ne spetteranno 25.000 €. Ma il vero premio sarà un altro, che vi verrà rivelato a tempo debito.

Siete interessati? Lasciate la vostra candidatura nei commenti a questo post. Potrebbe essere l'occasione della vostra vita.
Ulteriori specifiche arriveranno nelle prossime settimane.

Non cercate altre informazioni sul CSP. Non ne troverete. Se siete arrivati qui si tratta in qualche modo di destino. Di Fato. Di Hekau.
Forse cercavamo proprio voi.

mercoledì 22 giugno 2011

Arnold Böcklin



















Qualcuno ci ha chiesto informazioni sul quadro pubblicato nel post di ieri.
Si tratta de L'isola dei vivi, del pittore svizzero Arnold Böcklin (foto). Il quadro viene ritenuto la versione positiva e vitale del più celebre L'isola dei morti.
Ares Kedives ha una passione per l'arte e Böcklin è uno dei suoi pittori preferiti, tanto che gli ha dedicato una mostra permanente nel Kedives Museum di Heraklion. Mr.Kedives ha anche scritto un pamplhet a tiratura limitata, destinato ai collezionisti, intitolato Cercando le due isole di Böcklin: metafisica dell'onirico.
Rispondendo a chi ci chiede se il quadro ha a che fare col il CSP, possiamo soltanto dire che tutti i tasselli forniranno, alla lunga, il mosaico finale. Solo che molti di questi tasselli dovrete trovarli voi.

martedì 21 giugno 2011

Standby














Come September
Project è un esperimento finanziato e promosso da HY.I, in particolare dal settore network & broadcasting, ossia da Hypo.Tv.
Nei prossimi giorni pubblicheremo un bando di cui tutti voi, invitati su questo blog, potrete approfittare.
In tal modo scoprirete alcuni f0ndamentali dettagli sul Progetto e avrete anche l'occasione di diventarne parte integrante.
Restate sintonizzati.

lunedì 20 giugno 2011

Breve storia della Hypothetical Incorporated


La Hypothetical Incorporated nasce nel 1959 per mano del giovane Ares Kedives (foto a lato - 1982), erede di una ricchissima famiglia di armatori greci, gestori di una rete di affari che comprendeva gran parte del Vecchio Continente e diversi paesi del Centro America.

Ares Kedives, secondo figlio del patriarca Herodion, si prodigò fin da subito per dar vita a una nuova branca d’affari della Fondazione Kedives, complice la sua laurea in Psicologia Umanistica conseguita a Cambridge. Dotato di un Q.I. fuori dal normale e di un’eccezionale creatività, Ares lavorò sullo studio in campi “non convenzionali” al fine di sviluppare applicazioni pratiche a fini civili, industriali e militari.

La Hypothetical Inc., conosciuta anche come Hy.I, realizzò inizialmente delle tecnologie sperimentali per il miglioramento dei sonar, creando dei rudimentali prototipi di computer bio-meccanici realizzati collegando i cervelli di alcuni cetacei ai classici trasduttori piezoelettrici. Questo progetto fruttò l’interesse della Royal Navy britannica che, di conseguenza, procurò ad Ares Kedives un buon numero di contatti nell’intelligence militare della NATO.
Erano gli anni della Guerra Fredda e le Forze Armate di mezzo mondo erano incuriosite da tutte le tecnologie sperimentali che potevano garantire un certo vantaggio su avversari e alleati. Negli anni ‘60 e ‘70 la Hy.I estese il suo campo di ricerca alla mente umana e al suo potenziale inespresso. Il settore “Sviluppo Parallelo” della società si occupò dello studio di fenomeni fortiani, di telepatia, di fotografia psichicha, della radioestesia, di informatica teorica, di futurologia, partendo però sempre da basi prettamente scientifiche. La gran parte dei risultati di quegli esperimenti è ancora ignota o classificata.

Il ramo commerciale e gli appalti governativi - soprattutto inglesi e australiani - garantirono al contempo la consacrazione finanziaria della Hy.I, che nel 1974 si svincolò del tutto dalla Fondazione Kedives.


Con la fine della Guerra Fredda la società perse alcuni appalti e ridimensionò il settore “Sviluppo Parallelo”. Il nuovo capitalismo globale ridusse in parte la potenza economica di Ares Kedives, tanto che nel 1993 decise di liquidare il 60% del ramo commerciale, rinunciando così al ruolo di armatore internazionale. La scelta fu anche in parte condizionata dal fratello maggiore Nestor, succeduto al padre al comando della Fondazione di famiglia e irritato dal dover competere con Ares.

Nel 1996 la Hy.I fu una delle prime società europee a investire in modo massiccio sui nuovi media. Il noto browser sperimentale Neptune, molto in voga tra il ‘96 e il ‘97, è ancora oggi uno dei prodotti più conosciuti della Hypothetical Inc.
Nel 2000 Ares Kedives e suo figlio Richard Papios Kedives inaugurarono un nuovo network radiotelevisivo con sede a Lille, ma trasmesso sia in alcune aree del Regno Unito che nella penisola greca. Si tratta di Hypo.TV, piattaforma passata poi interamente online nel 2004, e attualmente nella top 10 delle Web-TV mondiali. Attualmente il network viene trasmesso via web in tutto e il mondo e via satellite in 21 paesi.

Ares Kedives non ha mai dimenticato la sua passione per la ricerca da lui definita “paranaturale e transumana”. Il settore “Sviluppo Parallelo” (Nella foto in fondo: Laboratori Sviluppo Parallelo HY.I di Hobart - dettaglio) ha continuato il suo lavoro in privato, ottenendo risultati spesso soprendenti, soprattutto nel campo della sperimentazione sulle mappe mentali applicate all’apprendimento, alla creatività e allo sviluppo di software all’avanguardia.
Eppure la Hy.I riserva a tutti noi grandi soprese per il futuro, progetti segreti che, citando mr.Kedives in una delle sue rare interviste, “potrebbero ampliare le limitate prospettive dell’essere umano”.

Attualmente la Hy.I ha tre sedi principali: quella amministrativa, a Londra, quella commerciale, ad Atene, e quella di networking (in sostanza il circuito Hypo.TV) a Lille. Il centro nevralgico del settore "Sviluppo Parallelo" si trova invece a Hobart, in Tasmania, dove i Kedives hanno acquistato diversi terreni sul finire degli anni '80.