(Parte prima)
In un ufficio moderno e al contempo minimalista mi attendevano tre persone: Richard Papios Kedives in persona, il boss di Hypo.TV, il direttore artistico Elmo Sancarlo, che non sapevo nemmeno facesse parte del progetto, e un'affascinante donna, la signorina Flore Nivet, presentatasi come la responsabile legale del CSP.
A stupirmi è stata la presenza di mr. Kedives, che mi sembrava eccessiva per un semplice colloquio correlato a una trasmissione televisiva. Tuttavia mi è sembrato subito evidente il livello d'attenzione che la produzione intende riservare a ciascuno di noi concorrenti.
"Se siete arrivati fin qua", ha tagliato corto Kedives, "è perché vi riteniamo idonei al nostro progetto. Questi incontri di persona serviranno per verificare le nostre prime impressioni."
Impossibile capire come i tizi del CSP abbiano ricavato tali impressioni, visto che finora mi sono limitato a spedire in redazione un mio curriculum e la risposta a un loro questionario d'idoneità. Però mi hanno dimostrato subito che non parlano tanto per darsi un tono. Avevano un dossier su di me che riassumeva non solo i dati essenziali (lavoro, stato di salute, stato civile), bensì anche il mio operato come blogger e il riassunto di tutte le mie collaborazioni in campo "artistico" degli ultimi dieci anni.
La dottoressa Nivet mi ha poi ribadito i punti cardine del progetto, quelli che molti di voi già conosceranno dopo aver sostenuto questo medesimo colloquio: segretezza, riservatezza, propensione all'avventura, discreta cultura di base, spirito creativo. Quindi è stato il turno di Sancarlo, il quale mi ha sottoposto a una serie di test bizzarri, che ho scoperto solo in seguito essere molto simili a quelli eseguiti con le carte di Zener. "In seguito", ha aggiunto Sancarlo, "ossia prima di lasciarvi soli a esplorare Mu, effettueremo altri esami sensoriali più moderni".
Tuttavia il risultato del mio test li ha soddisfatti, visto che alla fine mi hanno confermato l'idoneità a partecipare al CSP. Dopo avermi fatto firmare una tonnellata di documenti legali, Kedives mi ha chiesto di scrivere un breve resoconto del nostro colloquio da pubblicare su questo blog, di modo che potesse fungere da esempio per chi di voi non ha ancora vissuto questa esperienza. Un'iniziativa senz'altro insolita, ma a cui ho aderito con piacere.
Prima di congedarmi mi hanno consegnato il vademecum del concorrente, un libretto che riassume le regole basilari che presto impareremo tutti a memoria: dall'equipaggiamento che potremo portarci appresso da casa alla gestione (piuttosto libera) di alleanze ed eventuali giochi di squadra.
Alla fine, dopo i saluti di rito, ho davvero realizzato di essere diventato parte integrate del CSP.
Di qualunque cosa si tratti in realtà.